Arriva un momento nella vita in cui ti alzi e ti accorgi che qualcosa in te è cambiato,che il tuo subconscio si è svegliato e ha deciso di renderti partecipe di una cosa che per anni è stata dentro di te a logorarti,a dilaniare anima,corpo e cervello...Quello che mi accingo a raccontare,davvero,non è nulla di nuovo,è una storia vecchia di mille anni,come i mondiali,la regina d'Inghilterra,come Adamo,Eva e le prostitute...
LUCA,SEX,THE CITY,THE STORY
Tutto nella vita ha un inizio...Il mio inizio ha avuto luogo davanti al televisore,un noioso,lunghissimo e lugubre sabato sera...Ero lì,davanti al televisore a guardare SEX AND THE CITY(la serie tv ovviamente,non i 2 cazzutissimi film)e assistevo alla disputa interiore tra il mio cervello e il mio cuore...Mi spiego...In questo periodo sto passando un brutto momento con me stesso,sono entrato ufficialmente nella sezione "SE TUTTO INTORNO A TE VA MALE,IN AMORE NON PUO' CHE ANDARE TUTTO BENE...SVEGLIATI FIGLIO MIO,E' UN'ILLUSIONE"e mentre me ne rendevo conto,ho iniziato a pensare a quello che ho passato nell'ultimo anno e mezzo...Devo fare i nomi?Non ce n'è bisogno,insomma tutti sapete di cosa parlo,di chi parlo,e di cosa mi accingo a parlare(sto annaspando nelle frasi fatte,dio che cosa patetica)in questo cazzo di fottutissimo post...No,davvero,sono incazzato,perchè quando ti rendi conto che tutto intorno a te si sta sgretolando,che la tua corazza non c'è più e la prima pecca sta uscendo allo scoperto ed è una di quelle pecche di grandezza inimmaginabile,è una fottuta catastrofe...Ero lì e pensando al passato dicevo "PERCHE' CON LUI NON CE L'HO FATTA?PERCHE' NON HO LOTTATO PER AVERLO?PERCHE' MI SONO ARRESO TROPPO PRESTO?" e l'altro "PERCHE' NON L'HO VOLUTO?PERCHE' NON L'HO ACCALAPPIATO QUANDO ERA(FORSE...?)DISPONIBILE?PERCHE' ME NE ACCORGO SOLO ORA?"mi sono reso conto del fatto,della catastrofe...Sono un fottuto bambino,un bambinetto cazzuto,UN CAZZO DI BAMBINO CHE,ENTRATO IN UN NEGOZIO DI GIOCATTOLI SI METTE A PIANGERE E A STRILLARE COME UN PAZZO FORSENNATO PERCHE' VUOLE UN CAZZO DI GIOCATTOLO,VUOLE PROPRIO QUEL GIOCATTOLO,SI AGGRAPPA A QUEL GIOCATTOLO E NON LO MOLLA FINO A CHE LA MAMMA,SFINITA,GLIELO COMPRA...PECCATO CHE UNA VOLTA ARRIVATO A CASA IL BIMBO,ORMAI CALMO E GIOVIALE,SCARTA IL GIOCATTOLO,CI GIOCA PER...QUANTO,DUE SETTIMANE?...E POI LO MOLLA LI',LO ACCANTONA TRA GLI ALTRI 6.000 GIOCATTOLI CHE HA OTTENUTO CON LA STESSA CAPARBIETA',MEGLIO CONOSCIUTA COME COCCIUTAGGINE,PERCHE' SA GIA' CHE QUEL GIORNO ANDRA' NEL NEGOZIO CON LA MAMMA,E PIANGERA' PER AVERNE UN ALTRO...E lì una lacrima mi riga il viso perchè capisco che quel bambino sono io,che forse mi sono intestardito così tanto ad avere uno dei due uomini di cui sto parlando(uno sparito nell'alba dei tempi/THANKS GOD/e l'altro si è fidanzato con uno che e' stato più cocciuto di me,e molto meno stupido)per il semplice fatto che sapevo che erano due obiettivi impossibili da raggiungere,perchè il primo,tra un appuntamento e l'altro ci teneva a sottolineare che TU MI PIACI,MA IO NON CERCO UNA STORIA SERIA e il secondo invece lo scartavo(perchè c'era un'altro interessato a lui)per una ragione,ed ho cominciato a desiderarlo quando ormai il suo fidanzamento stava per essere ufficializzato,insomma,quando la cosa si presentava impossibile agli occhi di chiunque sano di mente,io mi intestardivo e cominciavo ad incaponirmi,a desiderare quel ragazzo,a volerlo in ogni modo possibile,soffrendo ogni santa volta che la strada si faceva accidentata,mi mettevo lo zaino in spalla,facevo due passi indietro,e poi correvo contro quel muro e lo spaccavo,fino a che,un bel giorno,mi spaccavo la testa a furia di spaccare muri...Ma questo mi rendeva felice,mi rendeva fiero,mi faceva sentire vivo,e mi saliva una carica addosso che mi faceva sorridere,mi faceva piangere...Dio mio,che belle emozioni,ma poi,proprio come il bambino,riuscivo a ottenere quello che volevo,in un certo qualmodo,e bum!la testa fasciata guariva...Poi però mi spaventavo,dunque facevo 2 passetti indietro,mi voltavo,e scappavo...Perchè la domanda nella mia testa si faceva insistente "SEI SICURO DI VOLERLO?" e cominciavo a immaginare il dopo,a quando riuscivo ad averlo nella mia vita,e mi chiedevo cosa sarebbe successo una volta avuto,se lo volevo veramente,se,una volta mio,mi sarei stancato dopo poco,era l'uomo giusto per me?Provavo qualcosa per lui davvero?O avevo solo ottenuto lo scopo,ovvero avevo vinto la partita?Potevo continuare a tormentare me stesso con questa domanda,sapendo che dentro me non ero davvero sicuro di quello che avevo fatto?Potevo tenermi sullo stomaco il peso di avere con me una persona che poteva essere felice con qualcun'altro che non fossi io,solo per il gusto di averlo?E ancora domande su domande...Che sono saltate alla mente quel sabato sera,che mi hanno terrorizzato,che mi hanno fatto capire che forse sono proprio così,che sono uno di quelli che non sono FELICI DI AVERE LA PAPPA PRONTA,CHE SI ANNOIANO SE IL CORTEGGIATORE E' GIA' INTERESSATO E PRONTO AD AVERE UNA COSA SERIA,che sono piu' UNO DI QUELLI CHE AMANO LA CACCIA,LA PREDA NON FACILE,LA COSA IMPOSSIBILE DA AVERE,E CHE PER QUESTO DEVONO RENDERE POSSIBILE L'IMPOSSIBILE per poter dire CE L'HO FATTA,HO VINTO,IL GIOCATTOLO(lo so,suona squallido,ma è un esempio,non ho mai reputato un uomo un giocattolo e mai lo farò...)E' MIO,E ORA ME LO STRINGO FORTE...Si,ma per quanto?E,abbassando lo sguardo,soffermandomi sulla lacrima sul pavimento che si asciuga,mi dico che non posso essere così,perchè così facendo non faccio altro che procurarmi dolore,che le cose impossibili si chiamano così perchè davvero sono impossibili,che noi ci fissiamo per averle solo perchè vogliamo rendere loro pan per focaccia(visto che se ci incaponiamo così tanto è perchè il gioco parte da loro,che ti dicono una cosa e poi ti spappolano il cervello dimostrandoti il contrario,e questo ci rende testardi)perchè se tu vuoi giocare,hai trovato uno che ama farlo e che ti si rivolta come un calzino,e una volta vinta la battaglia,rimane quel tarlo nella mente,quel gioco partito senza speranza,che si è trasformato in qualcosa di concreto,e che ora che è stato vinto da te,ora che forse la poesia,l'attimo d'amore è già passato,quell'attimo iniziale che ti fa desiderare quella persona si è trasformato in un'altro tipo di attimo,che ti fa desiderare la cosa e non più la persona...E' passata la poesia,è passato tutto,rimane solo un piccolo spiraglio di passato,quel passato che ti aveva fatto avere il colpo di fulmine per quella persona,quella stessa persona che adesso,adesso che la guardi,non sai neanche più chi sia...E ti rendi conto che lui ha smesso di giocare,si è stancato,dunque tu hai vinto la partita perchè lui si e' arreso,e non perchè sei piu' forte,sei solo più patetico...PATETICO,COME QUEL BAMBINO URLANTE...
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