venerdì 10 giugno 2011

LA MANCANZA

Visto che quando parlo di sentimenti non uso la testa,anche questa volta lo farò,dunque scriverò a ruota libera,senza interruzioni,modificando solo gli errori di battitura alla fine...
E' passato quasi un mese dalla rottura del,non so come chiamarlo,forse lo scombussolamento dello stomaco potrebbe suonare abbastanza bene,ma non è proprio così...E' più la rottura del cuore,anche se devo ammettere che in questo caso,da un paio di mesi prima del fattaccio,batteva ad intermittenza,batteva solo quando il telefono squillava,aspettando che lui si  facesse vivo,che mi scrivesse anche un semplice,piccolo Ciao...Ma lui non si limitava agli sms,penso non gli siano mai andati molto a genio...
IL RACCONTO...
Lui chiamava,chiamava e stava al telefono con te per periodi infiniti,e parlavate del più e del meno,e lo faceva in modo inaspettato(vedi PASQUA)quando eri nel tuo mondo,annebbiato dal vino e dal cibo...Lui ti spiazzava,ti cercava...E ti si scaldava il cuore(parlo in terza persona per il semplice fatto che ho sempre pensato che la terza persona dia un tono poetico ad un racconto,perchè questo è un racconto,il racconto del mio cuore)e gioivi al solo sentire il suono della sua voce...Era tutto bellissimo...O quando inaspettatamente ti si presentava un sabato pomeriggio davanti al tuo posto di lavoro,e tu che arrossivi al sol vedere il suo viso,il suo sguardo che ti cercava,che ti mangiava,che ti scaldava...Ma per quanto tu abbia potuto provare sentimentalmente in passato,un giorno,preso dalla razionalità,capisci che tutto questo sole,questo calore che lui ti trasmette,non porterà mai a far si che sarà il suo corpo a riscaldarti in futuro,perchè,purtroppo,sai in cuor tuo che non ci sarà un futuro roseo con lui ad attenderti,ma solo delle attese angoscianti...E così ti ritrovi a scrivere un messaggio che cambierà per sempre il tuo viso,la tua solarità,quella solarità che diventerà falsa,perchè dentro ti senti morire,ti si squarcia il cuore in mille pezzi,ti sale un groppo alla gola,e mentre premi quel piccolo,insignificante tasto INVIO,ti scende una lacrima,e poi un'altra,e una ancora...E ti crolla il mondo addosso...Cominci ad abbuffarti,a bere più del dovuto,a fumare a dismisura,a rigirarti nel letto per interminabili ore senza sonno,senza senso,senza sogni...Perchè l'unico sogno che avevi ti è volato via dalle mani,per causa tua...2 settimane dopo capisci che è ora di continuare,che la vita continua,che ne troverai uno migliore,uno che ti amerà,ma sai che tu non lo amerai mai,perchè il tuo cuore,seppur senza la parola AMORE(non ne ero innamorato,non ancora) attribuita a quella persona,appartiene a lui...E ritorni a piangere...Dunque cominci a cercare rifugio prima nel sesso,che ti soddisfa,ma che ti lascia l'amaro,poi in incontri,in appuntamenti inutili con persone inutili e soprattutto insignificanti...Perchè dove non c'è sentimento,non c'è nulla,c'è solo la perdita di tempo nel cercare di non sopperire alla mancanza...Ormai è passato quasi un mese,e quando pensi di essere sulla via della guarigione,uno sguardo ti cattura,vedi negli occhi di un cliente il suo sguardo,cominci a vederlo in giro,ogni persona ha un tratto somatico che ti ricorda lui(fanculo a chi dice che dio non ci ha fatti con lo stampino...ci ha fatti simili, il che è insopportabile)e subito dopo ti si palesa nel cuore il sapore del ricordo,quando lui,vedendoti triste,ti accarezzava la gamba e ti chiedeva cosa non andava,che ti guardava negli occhi e faceva quella smorfia con la bocca che a te tanto piaceva(dio quella smorfia,la sogno ancora di notte),quando con una piccola battuta ti faceva sorridere,quando con un solo sguardo riusciva a capirti,quando c'era quel gioco di botta/risposta/botta/risposta che si concludeva con l'abbraccio...Quando lui ti accarezzava e ti sussurrava SEI TUTTO MORBIDOSO,e ti accarezzava con gusto,cercava il contatto,e ad ogni sua carezza,ti sussultava il cuore...E poi,ieri,ti ritrovi a dire a te stesso che forse era troppo presto,che non era il momento giusto per troncare,che potevi aspettare ancora un pò...No,non potevi,dovevi,è il tuo cuore che te lo dice,e cominci a sfanculizzare i tuoi amici,il tuo orgoglio,la tua rabbia...Sino ad oggi,quando ti ritrovi a guardare in modo convulso il cellulare,aspettando una chiamata che sai che non arriverà mai,perchè hai messo la parola FINE,e quando te ne accorgi,comincia a mancarti l'aria,ti senti svenire,ti si contorce lo stomaco e ti rendi conto che sei DIPENDENTE,e ricordi subito la frase che Ambra Angiolini diceva in Saturno Contro,L'UNICO MODO PER SOPRAVVIVERE ALLA FINE DI UNA DIPENDENZA,E' AVERE UN'ALTRA DIPENDENZA...E ti ritrovi a guardare il pacchetto di sigarette aperto 4 ore prima,che contiene 2 sigarette e non ti ricordi nemmeno dove,come e quando le hai fumate...E ti viene voglia di prendere il cellulare e di scrivergli MI MANCHI,ma ti senti subito patetico perchè sarebbe da pazzi farlo,perchè ti ricordi di averlo già mandato a fanculo e ripreso 3 volte,e alla 4 saresti da camicia di forza...E allora speri in cuor tuo che lui si renda conto di averti perso,che si ravveda,che ti chiami...Perchè c'è una cosa che hai capito in tutto questo,che La Solitudine è palpabile,ma La Mancanza è lacerante,è dilaniante,è la fine della tua passione,del tuo battito cardiaco,ti senti morire,e ti rendi conto di essere fortunato per aver provato questi sentimenti,ma poi piangi perchè vuoi continuare a provarli,ma lui non c'è più,è solo un ricordo...E piangi fino allo sfinimento...

1 commento: